Durante la pressatura ed in particolare nelle fasi di rimescolamento, il contatto della vinaccia con l’aria provoca
una dissoluzione dell’ossigeno. Questo apporto di ossigeno è massiccio ed i vini dopo un rimescolamento possono
contenerne da 2,0 a 7,5 mg/l. La concentrazione è inversamente proporzionale al volume estratto e le ultime fasi di
pressatura sono le più ricche in ossigeno disciolto.
Un recente studio dell’ISVV (Bordeaux) conferma che il procedimento Bucher Inertys riduce significativamente
l’ossigeno disciolto nei vini e modifica le loro caratteristiche organolettiche.
Per Philippe Darriet - professore e direttore dell’unità di ricerca enologica ISVV Bordeaux: «I vini ottenuti da pressatura di vinaccia rossa (merlot e cabernet sauvignon) elaborati nel 2013 e 2014 (merlot) mediante pressatura sotto gas inerte esprimono degli aromi più fini, poco marcati nelle caratteristiche aromatiche vegetali abitualmente presenti nei vini ttenuti da pressatura di vinacce fermentate. I tannini, presenti nel succo di fine pressatura, sembrano avere caratteristiche meno
ruvide. Dal punto di vista della composizione chimica, i vini contengono tenori più bassi in MND: 3-metil-2,4-nonadione, composto dal forte odore associato ad un’evoluzione ossidativa dei vini (Pons e al. 2008, 2011, 2013)».